L’Abi, la Cassa depositi e prestiti e il ministero dello Sviluppo economico hanno firmato la Convenzione che dà attuazione alla cosiddetta “nuova Sabatini” prevista dal decreto del Fare.
La Sabatini è una misura che nasce con lo scopo di far crescere l’imprenditoria italiana soprattutto nel settore delle Piccole e Medie Imprese, migliorando la loro possibilità di accesso al credito, attualmente ridotta.
La normativa si rivolge alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali. Il provvedimento si estende anche a settori che prima d’oggi erano sempre stati esclusi dai finanziamenti imprenditoriali, pensiamo all’agricoltura e alla pesca, offrendo quindi anche agli imprenditori di queste categorie di potersi sviluppare e crescere agevolmente, al pari con gli altri.
I finanziamenti della Sabatini sono destinati agli imprenditori che decidono di investire capitali nell’acquisto di macchinari e strumenti per la produzione, intesi in senso stretto ma anche in senso più ampio, purché in questa categoria da quest’anno sono stati inseriti anche i dispositivi elettronici e informatici quali supporti hardware, sistemi software e in generale tutte quelle che possono essere considerate le nuove tecnologie digitali.
Può accedere al credito anche l’impresa che, invece di procedere con le normali procedure d’acquisto, preferisca ricorrere allo strumento del leasing finanziario, sempre più comune tra gli imprenditori italiani.
Per la Sabatini è stato creato un Plafond specifico presso la Cassa Depositi e Prestiti per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi di euro; questo fondo, però, potrebbe anche venir incrementato successivamente con nuove manovre finanziarie fino a raggiungere quota 5 miliardi di euro.
Questo fondo viene erogato dalle banche o dagli enti finanziatori che hanno aderito alla convenzione: ciascuno sportello potrà concedere fino a un massimo di 2 milioni di euro a ciascuna impresa, sulla base di precisi parametri di merito e di valutazione che devono essere esaminati caso per caso. La cifra minima che può, invece, essere concessa è di 20mila euro.
Questo credito, attraverso il Ministero dello sviluppo Economico, può anche essere concesso alle aziende per coprire una parte degli elevati interessi sui prestiti che sono stati richiesti alle banche precedentemente sulla base degli investimenti che sono stati effettuati.
Per accedere al plafond stanziato dalla nuova Sabatini, le imprese devono inviare comunicazione scritta alla banca di riferimento esclusivamente per via telematica, utilizzando un Indirizzo di Posta Certificato (il cosiddetto PEC). Nella domanda dovrà essere espressa la dichiarazione di volontà per l’accesso al credito, dimostrando di essere in possesso di tutti i requisiti che vengono chiesti. La mancanza dei requisiti rappresenta motivo di esclusione immediata dalla graduatoria d’accesso per l’ottenimento del credito.
La domanda può essere inoltrata solo a partire dalle ore 9.00 dal 31 marzo del 2014 e le banche avranno tempo fino al 31 Dicembre per disporre i pagamenti alle imprese che hanno ottenuto l’accesso al finanziamento.
La modulistica, però, verrà resa disponibile solo entro il 10 marzo sul sito istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico sotto la voce specifica Nuova Sabatini.